Comprendere cosa c’è dietro all’idea di logistica integrata richiede anzitutto la definizione di un concetto chiaro della logistica in sé. Quando si parla di logistica si deve far riferimento a diverse azioni e attività che hanno come scopo finale il trasferimento di merci dal produttore al consumatore. I diversi rami della logistica possono funzionare come attività separate, come ad esempio un piano di perfezionamento dei costi, il trasporto dei prodotti, lo stoccaggio e l’uso di software appositi. Ragionando in termini di logistica integrata invece, tutte le differenti materie del sistema funzionano come un organo unico. L’interazione dei diversi rami logistici diventa oggi fondamentale se si vuole raggiungere l’efficacia richiesta dal mercato odierno: in tal senso, rendere integrata la logistica diventa sempre più importante.

Perché passare alla logistica integrata

I vantaggi della logistica integrata sono numerosi: una fase importante è la digitalizzazione dei diversi procedimenti, al fine di rendere questi ultimi sempre più efficienti. Ciò permette anche di fare un’analisi dei bisogni dei clienti e studiare dei processi sempre più adattati a tali singole necessità. È possibile inoltre gestire il lavoro dei vari team in maniera calcolata riducendo così i margini di errore e abbattere gli ostacoli, nonché automatizzare l’immagazzinamento e il movimento delle merci. Tutto questo rappresenta una buona parte delle migliorie che è possibile realizzare grazie alla logistica integrata.

Chi lavora nella logistica integrata

Per realizzare questi risultati, occorre anche rivedere i diversi ruoli e le figure che lavorano nel campo della logistica. Non si tratta di rivoluzionarle ma di ottimizzarne il lavoro, che resta fondamentalmente lo stesso ma che è coordinato da una figura nuova e sempre più importante soprattutto negli ultimi anni. Si tratta del Supply Chain manager, ovvero uno specialista delle varie attività ma anche in grado di gestirle e farle funzionare tutte insieme. Questo ruolo diventa fondamentale quando si ha a che fare con dei procedimenti che singolarmente funzionano benissimo, ma che rendono meno quando si trovano a dover interagire fra loro.

Controllo e qualità della logistica integrata

Monitorare i diversi processi è fondamentale affinché essi siano competitivi a livello di efficienza e qualità. Gestire le diverse criticità del sistema si rivela importante anche dal punto di vista della sicurezza, che rappresenta un tema centrale nel ramo della logistica. Sicuramente l’uso di un software apposito aiuta il sistema di monitoraggio, e poterne disporre è un ottimo aiuto. Esistono anche delle linee guida per l’analisi delle differenti aree: ad esempio, tenere sotto controllo la mole di lavoro del personale addetto e quanto tempo occorre per svolgere le diverse mansioni. Ma anche fare attenzione ai vari feedback che i clienti possono restituire valutando risposte positive e negative, ed infine conoscere al meglio i costi dei diversi procedimenti.

Lo scopo della logistica integrata

Uno degli obbiettivi finali è sicuramente ridurre le possibilità di incappare in errori, ma anche ottimizzare i costi delle diverse fasi del lavoro. In questo contesto, rendere fluidi i processi è importante per renderli anche più razionali e calcolati, al fine di ottenere un risultato che sia non solo più efficiente ma anche più competitivo. Il raggiungimento del mercato internazionale, l’aumento delle consegne e della precisione nel farle, l’aumento dei prodotti che è possibile trasportare: tutto questo rappresenta solo una piccola parte dei risultati che si possono ottenere grazie a questo nuovo modo di pensare il ramo logistico.